Con i vertici aziendali, la squadra Mi.Ba. al lavoro per un “nuovo inizio”, in un periodo che comunque resta di massima attenzione per tutti. La pandemia, non è alle spalle, ma c’è bisogno di ripartire mantenendo prioritaria la sicurezza di clienti e collaboratori .
FASE 2 – CHI SBAGLIA PAGA CON LA SOSPENSIONE
Nuove misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 nei luoghi di lavoro in vista della Fase 2. Sono quelle contenute nell’aggiornamento, datato venerdì 24 aprile, del protocollo sicurezza già firmato nella sua prima versione il 14 marzo scorso e condiviso tra Governo e parti sociali. Il documento aggiunge nuove disposizioni a partire da quella relativa alla sospensione delle attività in carenza di sicurezza. Si indica che, come già riportato nella precedente versione, la prosecuzione delle attività produttive può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione, ma si aggiunge che “la mancata attuazione del Protocollo determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza”.
Per questo la nostra azienda ha preventivamente installato, all’interno dello show-room di Atripalda, tutti i dispositivi di sicurezza che consentiranno ai clienti di fruire dei servizi di Mi.Ba. in piena sicurezza ed ai dipendenti un ritorno tranquillo al lavoro.
“Non siamo nella posizione di sottovalutare nulla – ha affermato Paco Barletta titolare della Mi.Ba. – per la nostra azienda sarà vitale ripartire dalle priorità: gestione del cliente in show-room, presa misura e posa in opera e nuove regole comportamentali per tutto il personale. I tempi che viviamo ci impongono di non abbassare la guardia, quindi dobbiamo impegnarci tutti al massimo affinchè la qualità dei nuovi dispositivi e regolamentazioni anti-covid cammini di pari passo con quella dei nostri prodotti”.
UNO SGUARDO AL DPCM
Firmato e reso immediatamente disponibile il DPCM 26 aprile 2020 che articola e definisce la ripartenza di molte attività produttive comprese quelle serramentistiche eccezion fatta per la loro vendita al dettaglio.
A definire la riapertura dal 4 maggio di alcune filiere produttive (compresa la produzione e commercializzazione all’ingrosso di serramenti di tutte le tipologie) è l’articolo 2 a cui fa riferimento l’allegato 3 nel quale sono elencati i codici Ateco delle attività di cui è consentita la riapertura.
Di fatto come lo stesso Capo del Governo ha riassunto dal 4 maggio è prevista la ripartenza anche delle attività manifatturiere e delle costruzioni.
Ripartenza dell’attività già possibile da oggi 27 aprile per le attività manifatturiere fortemente orientate all’esportazioni (quali per esempio i produttori di facciate) e le attività di cantiere relative a carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico.
Attività:”…produttive orientate in modo prevalente alle esportazioni…” a cui si aggiungono “…le attività nel settore delle costruzioni di comprovata importanza nazionale…” cui i Prefetti possono immediatamente autorizzare la riapertura.
Riapertura immediatamente ammissibile esclusivamente se le “...attività non sono sospese rispettano i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali di cui all’allegato 6, nonché, per i rispettivi ambiti di competenza, il protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del covid-19 nei cantieri, sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le parti sociali, di cui all’allegato 7, e il protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del covid-19 nel settore del trasporto e della logistica sottoscritto il 20 marzo 2020, di cui all’allegato…”
Pure alle imprese di cui è prevista la ripartenza dal 4 maggio viene da oggi ammessa la parziale riapertura per le sole attività necessarie a soddisfare quanto indicato dalle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro.
Nel caso in cui tali adempimenti, come scrivevamo in apertura, non fossero attivati è prevista l’immediata sospensione dell’attività fino alla raggiunta regolarizzazione delle modalità di contrasto indicate.